IL NEBBIOLO
L'eleganza di un vitigno senza tempo
Quando si parla di Piemonte non si può non pensare al Nebbiolo, il re dei vitigni autoctoni italiani. Le zone piemontesi di coltivazione da cui è possibile ottenere i vini DOC e DOCG sono le Langhe, il Roero, il Monferrato, l’Alto Piemonte, la zona di Asti, il biellese, il canavese e la provincia di Novara. Questo vitigno ha una predisposizione naturale a migliorare con l’invecchiamento tanto da essere l’artefice dei celebri Barolo e Barbaresco, due tipologie di vino tra i più iconici che evolvono con l’affinamento.
L’uva ha grappoli compatti di medie dimensioni con una buccia spessa al tatto, soda, di colore rosso scuro, ricca di tannini. La pochezza di antociani, i flavonoidi che donano colore al vino, naturalmente presenti nell'uva, è responsabile del colore rosso scarico tipico di questo vitigno che tende all’aranciato con l’invecchiamento. I sentori sono di frutti rossi e balsamici. Il perfetto equilibrio tra tannini, buona acidità e alcolicità, è la ricetta segreta dei vini Nebbiolo.
Perché Nebbiolo?
Il nome deriva da “nebbia”, quella in cui si trova immerso nella fase di maturazione che si protrae anche fino a Novembre. Il Nebbiolo ama crescere in zone collinari, su terreni calcarei e marmorei, ad altezze collinari, su versanti esposti al sole.